- Artroscopia
- Che cos’è l’artroscopia dell’articolazione temporo-mandibolare?
L’artroscopia è una metodica chirurgica che, avvalendosi di lenti ottiche, consiste nella visualizzazione degli spazi intra-articolari (artroscopia diagnostica) e nell’esecuzione di varie procedure chirurgiche (artroscopia operativa).
Grazie all’artroscopia è quindi possibile fare una diagnosi di certezza della patologia che interessa l’articolazione.
Inoltre, la strategia chirurgica è stata rivoluzionata, in quanto vi è l’evidenza che l’artroscopia dà buoni risultati, in termini di miglioramento della funzionalità articolare e riduzione della sintomatologia dolorosa, senza comportare il recupero della dislocazione del disco in posizione normale.
Il razionale del trattamento artroscopico è basato su diversi fattori: l’eliminazione di aderenze fibrose patologiche; il lavaggio del liquido sinoviale patologico e la sintesi di nuovo liquido sinoviale; l’eliminazione delle sostanze che provocano il dolore e l’infiammazione; la mobilizzazione del complesso condilo-disco in modo da aumentare il range di movimenti mandibolari.
L’artroscopia operativa prevede l’uso di strumenti più sofisticati come il laser e sonde a radiofrequenza, grazie ai quali è possibile eseguire una accurata pulizia dell’articolazione con la rimozione dell’infiammazione e dei tessuti articolari degenerati e l’eliminazione delle fibre nervose che conducono la sensazione dolorosa dell’articolazione.
La letteratura scientifica supporta l’artroscopia e sono stati riportati eccellenti risultati con una percentuale di successo vicina all’80-90% in termini di miglioramento della funzionalità e del dolore.
Quando e come viene eseguita l’artroscopia?
L’artroscopia viene proposta al paziente solo in caso di fallimento dell’artrocentesi, qualora permanesse il dolore e la limitazione della funzionalità articolare.
Pur essendo una tecnica mininvasiva l’artroscopia viene eseguita in anestesia generale.
Dopo aver disteso la camera articolare superiore si inserisce una cannula di circa 2 mm attraverso la quale viene fatta passare l’ottica connessa alla telecamera.
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Artroscopia: posizionamento della cannula per l’ottica e della cannula operativa
Dapprima si esegue la fase diagnostica esaminando e lavando tutta l’articolazione; è necessario esaminare lo stato di salute dei tessuti cartilaginei e sinoviali, la posizione del disco e l’eventuale presenza di perforazioni e aderenze.
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Artroscopia: perforazione retrodiscale Artroscopia: aderenza fibrosa
Successivamente si introduce all’interno dell’articolazione un’altra cannula, simile alla prima, attraverso la quale si esegue la fase operativa con forbici, pinze, laser e sonda a radiofrequenza.
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Artroscopia: taglio di un’aderenza Artroscopia: eliminazione dell’infiammazione con radiofrequenza
Cosa succede dopo l’intervento di artroscopia?
Le complicanze per un intervento di chirurgia artroscopica dell’articolazione temporo-mandibolare sono molto rare.
La terapia medica postoperatoria consiste nella somministrazione di farmaci antinfiammatori/antidolorifici; è molto importante la fisioterapia articolare per riacquistare e migliorare i movimenti mandibolari; infine è necessario portare un bite che riduca il sovraccarico, metta a riposo l’articolazione e controlli l’iperattività muscolare. Non è tassativa una restrizione della dieta.
Dopo qualche giorno di convalescenza, necessario soprattutto a smaltire l’anestesia generale i pazienti possono riprendere una vita normale.